Microblading: tatuaggio oppure no?
Microblading: tatuaggio oppure no?
Parliamo oggi di microblading: una tecnica ad oggi molto diffusa che prende spunto proprio da quelli che sono i precetti fondamentali nonché le metodologie utilizzate da chi fa il nostro mestiere.
Cominciamo rispondendo a quello che è il quesito fondamentale che molti e molte continuano a porsi e porre anche a noi specialisti del settore.
Il Microblading è una tecnica che utilizza un insieme di piccole lame intrise di pigmento, esattamente alla stregua di quello che avviene nello studio di un tatuatore. Queste piccole lame vengono adoperate per effettuare una serie di sottili incisioni volte a riprodurre l’effetto naturale del pelo delle sopracciglia.
Chi ricorre a questa tecnica, qualora si rivolga sempre ad esperti del settore, potrà effettivamente beneficiare di una nuova modalità di riproduzione dei bulbi piliferi superficiali delle sopracciglia, assolutamente accurata e sofisticata. Se vi rivolgerete a artisti e veri e propri designer andrete effettivamente a conferire alle vostre sopracciglia un effetto naturale dato dalla ripetizione di tanti peli accostati l’uno sull’altro.
Microblading: una tecnica sempre più diffusa
Si tratta quindi di una tecnica di trucco semipermanente che si è diffusa molto negli ultimi anni e che può essere eseguita solamente dalle mani di un specialista del settore, in quanto non solo si tratta di un procedimento molto delicato, ma bisogna rispettare gli standard igienici particolarmente rigidi per evitare ripercussioni sgradevoli sulla propria salute
Al TRIBAL TATTOO STUDIO preferiamo utilizzare la tecnica PELO PER PELO, usando pigmenti stabili e quindi più duraturi nel tempo: il risultato è sempre molto naturale, ma più stabile.
Marco Manzo è un precursore di questa tecnica, che esegue da circa 30 anni.
Per saperne di più sulle norme igieniche negli studi di tatuaggi leggi qui.
Speriamo che questo contenuto vi sia piaciuto e vi rimandiamo per ulteriori informazioni a visitare i nostri contatti.
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