Marco Manzo
Marco Manzo ha aperto il primo studio di tatuaggi e piercing di Roma Nord, il Tribal Tattoo Studio in Via Cassia nel 1992 . E’ il primo docente in Italia nei Corsi Professionali in materia di igiene sul lavoro e tecnica di tatuaggio , ( come da richiesta Circolare del Ministero della Sanità del ’98) sin dalla loro istituzione, ed è stato docente nei primi corsi sperimentali europei nelle stesse materie. Ed ora nei primi corsi richiesti dalla Legge Regionale del Lazio.
Da sempre il suo studio è ritenuto uno dei più tecnologici e all’ avanguardia rispetto ai canoni di igiene e sicurezza del settore.
Marco Manzo è apparso in centinaia tra edizioni dei Tg nazionali e vanta numerose interviste con le più importanti riviste. Partecipa negli ultimi anni a numerose Convention del settore sia nazionali che internazionali , nelle quali ha vinto più di 75 premi ed è stato anche giudice in decine e decine di occasioni.
Tra i riconoscimenti ritenuti più importanti dall ‘artista ,si annoverano quelli di Roma, la sua città, dove è stato premiato in più categorie nel corso degli anni ( in cui per altro ha anche partecipato con un suo lavoro eseguito sull’attrice e regista Asia Argento) e quelli di Berlino, New York, Milano, Londra e Parigi.
Ad oggi Marco Manzo è considerato il precursore dello stile ” ornamentale”, maestro del tribale e dello stile 3d ed esegue tutti gli stili del tatuaggio.
Marco Manzo ha sempre lottato negli anni per rendere credibile la figura professionale del tatuatore e per l’accettazione per l’universo del tatuaggio in ogni tipo di ambiente. A lui si deve l’ingresso del tatuaggio nei musei di arte contemporanea, nella grandi mostre e nelle collezioni e nei monumenti pubblici.
Marco Manzo è appena rientrato da New York dove si è tenuta una lectio magistralis sul suo percorso artistico, dove gli è stato riconosciuto l’ingresso del tatuaggio nel mondo dell’arte e la sua legittimazione. Inoltre in occasione di tale evento sono state donate 65 opere del maestro da parte di un collezionista privato all’ente museale. Marco Manzo è stato invitato a presentare la sua collezione di tatuaggi durante l’Alta Moda Roma. Nell’evento Tattoo Houte Couture presenti tre abiti di Gattinoni.
Presenti tre abiti dell’archivio Gattinoni come simbolo di perfezione creativa e sartoriale, una evoluzione della raffinatezza dell’Alta Moda che si trasferisce su sei schiene, tatuate da Marco Manzo, da reminiscenze barocche di foglie di acanto, da impalpabili retine di pizzo veneziano, da intrecci di fiori e cuori.
Bustier di merletto stringono la vita e la impreziosiscono con cascate di chandeliers, i sofisticati pendenti dei lampadari a cui si ispiravano i gioielli in epoca vittoriana.
Ali ipnotiche di cubi e sfere tridimensionali avvolgono la spiritualità di eleganti mandala ornati di fiori.
Le braccia prediligono la sontuosità dei ricami indiani e gli elementi decorativi a spirale, la gamba è avvolta da settanta differenti cerchi uniti tra loro da cascate di chandeliers.
Fusione dunque di decorazioni ed ornamenti che attingono ad epoche e filosofie di ogni tempo, che ridisegnano le linee del corpo riuscendo ad attenuarne anche i difetti grazie al sapiente lavoro di design di Francesca Boni che trasforma così ogni tattoo in un’ opera unica.
Tattoo come arte d’avanguardia ed elemento di moda ultramoderna, gioiello permanente inteso come una nuova e audace forma di eleganza, elemento aggiuntivo di uno stile unico come può essere solo quello dell’Haute Couture e di una creatività tutta italiana.
Ha presentato la BMW R NineT, moto personalizzata ad hoc dall’artista per celebrare i 90 anni di BMW Motorrad, nel prestigioso evento dell’Alta Moda Italiana -Luglio 2015- presso la Galleria d’Arte Benucci di Via del Babuino a Roma. In questo caso si è trattato di una customizzazione su richiesta dalla stessa casa tedesca pezzo unico da collezione. a livello mondiale che ha avuto una risonanza mediatica senza precedenti.
Dopo avere ottenuto il primato di aver introdotto l’arte del tatuaggio in un concetto artistico d’elite , Marco Manzo si inserisce in un contesto artistico esclusivo.
Durante l’evento lo stilista Anton Giulio Grande ha presentato la sua collezione d’abiti di Alta Moda all’interno della Galleria d’Arte Benucci, tra sculture di De Chirico e Canova, tavole di Guido Reni e Tiepolo, opere di Balla, Fontana e Mitoraj: la moto BMW R NineT, assoluta “celebrità” dell’evento, è stata esposta all’interno della Galleria , accompagnata da una modella con un abito Haute Couture.
E’ stato curatore della mostra “Tattoo forever” al Macro di Testaccio e di numerose mostre ed eventi volti a legittimare il tatuaggio come forma d’arte.
Ultimamente, ha curato i “Nuovi linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI secolo” presso la Sala degli Atti Parlamentari Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica Italiana, dove ha presentato una tavola rotonda, la sua intera produzione artistica ed il “Manifesto dello stile ornamentale” di cui è autore e teoreta. Attualmente è in mostra presso la Chiesa dei Miracoli di Piazza del Popolo. Mostra che ha portato il direttore dell’ufficio cultura del Vicariato di Roma Monsignor Pino Lorizio a dichiarare: “La Chiesa è amica dell’arte e non ripugna nessuna forma estetica autentica, neppure il tatuaggi”.
MARCO MANZO
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