Marco Manzo porta il tatuaggio nell’alta Moda: da Il Quotidiano del Lazio
Desideriamo ringraziare la testata Il Quotidiano del Lazio per il seguente articolo che riportiamo e che potete trovare cliccando su questo link.
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Marco Manzo ha rivoluzionato il mondo della moda introducendo il tatuaggio come forma d’arte nell’alta moda. Con oltre 30 anni di esperienza nel suo studio a Roma, Manzo è conosciuto per il suo stile unico e la sua dedizione nell’elevare il corpo femminile attraverso tatuaggi ornamentali eleganti e raffinati.
La ricerca di Marco Manzo si concentra sull’elevare l’estetica del corpo femminile, creando tatuaggi che slanciano le forme con grazia e raffinatezza. La sua abilità nel rendere il corpo elegante e sofisticato ha ottenuto riconoscimenti nel mondo dell’alta moda, dove il tatuaggio è stato legittimato come nuovo simbolo di eleganza e raffinatezza.
Nel febbraio del 2015, Marco Manzo ha presentato per la prima volta le sue creazioni sulla passerella dell’Alta Moda a Roma. Le sue opere sono vere e proprie costruzioni di raffinati pizzi lavorati con genialità e tecnica direttamente sulla pelle delle modelle, anziché sul tessuto. IL Maxxi ha ospitato l’evento Alta Moda Roma 2015 , all’interno della quale si è svolta una performance artistica che ha segnato l’ingresso del tatuaggio nel mondo dell’Haute Couture, trasformandolo in un’immagine moderna e consolidata come elemento di alta moda ed espressione di arte contemporanea, liberata da vecchi cliché.
Durante l’evento, sono stati presentati tre abiti dell’archivio Gattinoni come simbolo di perfezione creativa e sartoriale. Questa evoluzione della raffinatezza dell’Alta Moda si è trasferita su sei schiene tatuate da Marco Manzo, con disegni che richiamano reminiscenze barocche di foglie di acanto, retine di pizzo veneziano e intrecci di fiori e cuori. Bustier di merletto stringono la vita e la impreziosiscono con cascate di chandeliers, ispirati ai sofisticati pendenti dei lampadari dell’epoca vittoriana. Ali ipnotiche di cubi e sfere tridimensionali avvolgono la spiritualità di eleganti mandala ornati di fiori. Le braccia sono impreziosite da ricami indiani e elementi decorativi a spirale, mentre la gamba è avvolta da settanta diversi cerchi uniti tra loro da cascate di chandeliers. Questa fusione di decorazioni ed ornamenti provenienti da diverse epoche e filosofie ridisegna le linee del corpo, riuscendo ad attenuarne anche i difetti grazie al sapiente lavoro di design di Francesca Boni, che trasforma ogni tatuaggio in un’opera unica.
Questo evento ha portato i tatuaggi nell’alta moda e nei musei di arte contemporanea, aprendo la strada a nuovi eventi come la mostra “Tattoo Forever” presso il Museo Maxxi Macro di Roma. Inoltre, la presenza di Marco Manzo in luoghi autorevoli come la Biennale d’Arte di Venezia e il vittoriano di Roma testimonia il riconoscimento del suo lavoro come parte integrante del panorama artistico contemporaneo.
Il tatuaggio, prima dell’opera di Marco Manzo, veniva considerato un artigianato e qualcosa che non poteva essere incluso negli ambienti dell’arte e della raffinatezza. Il suo contributo ha segnato una tappa positiva nella storia dell’arte, cambiando per sempre non solo la storia del tatuaggio.
Oggi, la figura del tatuatore si è elevata e la società ha abbracciato e accettato appieno chi porta tatuaggi.
È stato definito presso il Senato della Repubblica uno dei massimi rappresentati dei cambiamenti artistici di questo secolo.
La storia di Marco Manzo è davvero incredibile, poiché egli è stato il pioniere nell’introdurre il tatuaggio nel mondo dell’arte e dei musei d’arte contemporanea. Grazie al suo lavoro, si è compreso che il tatuaggio può essere un linguaggio artistico accessibile a tutti, persino nei contesti più raffinati.
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