Piercing Minorenni: età per effettuare un piercing
Piercing Minorenni: età per effettuare un piercing
Piercing minorenni: Molti genitori ricevono dai loro figli la richiesta di voler fare un piercing. E’ necessario quindi avere una corretta informazione per scegliere il miglior piercer cui affidarsi. E’ bene sapere innanzitutto che un minorenne può sottoporsi alla pratica del piercing solo ed esclusivamente accompagnato da un genitore o tutore legale (no a fratelli maggiori, zii, amici maggiorenni..), che dovrà firmare un consenso informato che elenca tutti i rischi connessi a questa pratica. Non esiste ancora una norma relativa all’età minima per l’esecuzione di un piercing, ma la Regione Lazio sta mandando avanti una proposta di legge, approvata in Bilancio ed ancora non in vigore che prevede che l’età minima per un piercing sia di 14 anni, con la sola esclusione del LOBO dell’Orecchio, che è consentito con il consenso informato reso personalmente dagli esercenti la potestà genitoriale.
Piercing minorenni: le norme
Negli studi professionali, di norma già adesso , vengono accolti minori accompagnati solo dai 14 anni in su, ad eccezione dei lobi delle orecchie ed ombelico, per evitare che vadano in strutture inadeguate.
Spesso, capita di rivolgersi erroneamente a luoghi non deputati a queste pratiche, come gioiellerie, profumerie o farmacie, dove i fori vengono praticati utilizzando lo strumento denominato “pistola fora-lobi” che spesso non è sterile, che introduce monili realizzati con leghe di bassa qualità , da personale non qualificato.
Già il nome “fora lobi” dovrebbe limitarne l’utilizzo al lobo auricolare, ma spesso viene impropriamente usata per altre zone come le cartilagini, la narice, il setto nasale.
Questo può dar luogo a reazioni allergiche o infezioni anche gravi , in caso di scarsa igiene, oltre a traumatizzare il derma rompendo i tessuti anzichè bucarli.
Rivolgersi solo a studi autorizzati
Negli studi autorizzati il piercing viene eseguito con ago cannula sterile e monouso, che deve essere scartata davanti al cliente da parte dell’operatore.
L’orecchino utilizzato , deve rispondere alla normativa UNI En 1811: 2011 (rilascio di nichel da parti di oggetti destinati ad essere inseriti in parti perforate del corpo umano) , ed essere di materiali biocompatibili (acciaio chirurgico , teflon, titanio, bioplastica).
In alcune zone del corpo, come ad esempio la lingua, il piercing inserito sarà più lungo del normale per consentire il normale gonfiore e facilitare la guarigione, per poi essere accorciato o sostituito dopo una decina di giorni.
In particolare, per il piercing alla lingua, saranno anche necessarie delle accortezze igieniche nei giorni successivi ( evitare cibi e bevande bollenti, alcoolici, fumo eccessivo, sostanze piccanti, utilizzo di un colluttorio analcolico dopo i pasti) per consentire una rapida guarigione.
Per altre zone (lobi, cartilagini, ombelico), sarà necessaria una disinfezione due volte al giorno, oltre al rispetto delle consuete norme igieniche.
Tuo figlio vuole il piercing? Leggi qui.
Raccomandiamo quindi ai genitori che decidano di accontentare i propri figli che desiderano un piercing, a rivolgersi solo a studi autorizzati per avere le migliori garanzie di sicurezza , igiene e risultato estetico.
Consigliamo quindi di accontentarli, solo se veramente sicuri, per evitare che vadano in posti non idonei o peggio ancora che eseguano piercing “fai da te“.
Ricordiamo che solo a Roma esistono 1200 studi autorizzati di tatuaggi e piercing a fronte di 30.000 abusivi stimati.
Al Tribal Tattoo Studio , primo studio di tatuaggi e piercing di Roma Nord, Marco Manzo esegue piercing in sicurezza da 30 anni ed è docente di Igiene e Tecnica di Tatuaggio e Piercing nei corsi obbligatori della Regione Lazio sin dalla loro istituzione.
E’ stato menzionato da più testate come uno dei migliori tatuatori e piercer storici della capitale come nel seguente articolo de IL TEMPO:
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