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Il Tempo titola: Marco Manzo, la storia incredibile del tatuatore della Capitale
Marco Manzo , tatuatore e piercer romano, ha una storia che ha dell’incredibile. Dal suo celebre Studio di Via Cassia, il Tribal Tattoo, ha portato il tatuaggio, attraverso un lungo percorso , a collocarsi tra le nuove espressioni d’arte contemporanea. Artista poliedrico Manzo, che inizia a tatuare oltre 35 anni or sono e che nel tempo raggiunge successi nazionali ed internazionali.
E’ considerato il precursore di uno degli stili di tatuaggio più particolari ed eleganti, il cosiddetto “ornamentale”: si tratta di motivi che uniscono al loro interno elementi provenienti da più culture, come le geometrie sacre, i mandala, i pizzi ed il macramè, gli chandeliers dei lampadari d’epoca vittoriana, che danno luogo a trame intricate e sempre originali disegnate direttamente sul corpo della clientela, soprattutto di quella femminile.
Non è un caso che le sue schiene, “incise” sulla pelle come corpetti o bustini, abbiano sfilato all’interno di AltaRoma come nuovo simbolo di seduzione, ricercatezza ed eleganza. E’ il corpo il punto di partenza del lavoro di Marco, dal momento che ogni suo tatuaggio viene studiato ad hoc per valorizzare i punti di forza e nascondere eventuali imperfezioni della figura , come un abito d’alta sartoria cucito per sempre addosso. Non è un caso che a lui si rivolgano clienti da tutto il mondo , affascinate dai suoi incredibili design , grazie ai quali ha anche vinto 75 premi nazionali ed internazionali. Tra coloro che lo hanno scelto come tatuatore di riferimento, anche numerosi vip e personaggi del mondo dello spettacolo, tra i quali non si può non annoverare Asia Argento con la sua iconica “collana vittoriana” o lo sua schiena ipnotica.
Ma l’arte di Marco va anche oltre. E’ stato infatti curatore della prima mostra, dal nome “TATTOO FOREVER” che ha riconosciuto, con l’avallo delle istituzioni , il tatuaggio come forma d’arte, al museo MACRO di Testaccio.
Successivamente, volendo rendere eterno il suo segno che è per sua natura, come il corpo umano, mortale, ha dato seguito alla sua altra grande passione, la scultura, realizzando incredibili manufatti tatuati come busti in bronzo, interi corpi scomposti , mani , piedi e gambe tatuate con il suo inconfondibile stile.
Questa legittimazione del tatuaggio come forma d’arte ha visto Manzo come protagonista di un invito ufficiale da parte del Liceo Artistico Caravillani, in cui ha tenuto lezione agli studenti: è stata la prima volta in assoluto in Italia in cui il tatuaggio è divenuto materia di insegnamento nella storia dell’arte contemporanea.
E’ stato anche curatore dei “Nuovi Linguaggi dell’arte contemporanea” al Senato della Repubblica e, il prossimo 12 giugno, è stato invitato alla Camera dei Deputati, come artista, alla presentazione del libro della nota scrittrice e giornalista Carla Guidi ” Città reali, città immaginarie”, la cui foto di copertina realizzata da Valter Sambucini ritrae proprio una delle famose schiene tatuate di Manzo; in questo contesto, assieme a nomi come quelli dello street artist Maupal, del Deputato Roberto Morassut, del presidente dei Sociologi Pietro Zocconali e di altri eminenti studiosi , si tratteranno le nuove forme d’arte tra le quali la street art e, perlappunto, il tatuaggio.
Marco Manzo è da anni punto di riferimento mediatico per il settore tattoo, vantando centinaia di interviste sui principali Tg Nazionali e sulle maggiori testate giornalistiche, tra cui non si possono non menzionare quelle inerenti l’igiene e la sicurezza indispensabili nell’esecuzione di un’opera su pelle, per prevenire qualsiasi tipo di complicazione che sovente avviene quando ci si rivolge ad abusivi che lavorino in ambienti inidonei e con strumentazioni e pigmenti non a norma: Manzo, quale primo docente di Igiene-Sicurezza e Tecnica di tatuaggio e Piercing nella prima Scuola di Formazione accreditata dalla Regione Lazio sin dall’istituzione dei corsi professionali obbligatori, ha reso il suo studio un esempio in tal senso: le sale di esecuzione per tattoo e piercing, infatti, appaiono come vere e proprie sale operatorie di una clinica , con sterilizzatori d’aria, strumentazione sterile e scartata davanti al cliente, pigmenti certificati ed altri accorgimenti che le rendono un luogo dove il cliente si senta davvero a proprio agio, al sicuro ed in ottime mani.
Per chiunque avesse voglia, insomma, di farsi un tatuaggio, un giro al Tribal Tattoo Studio è d’obbligo: un luogo dove grazie a Manzo arte, competenza, cultura e sicurezza si incontrano per rendere indelebile sulla vostra pelle il ricordo di questa straordinaria esperienza.
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