Roma Tatuaggi Biennale: Marco Manzo e le sue opere d’arte
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Marco Manzo ha portato il tatuaggio come linguaggio d’arte contemporanea riconosciuto dalle Istituzioni all’interno di una delle mostre più importanti al mondo: la Biennale d’Arte di Venezia nel 2019. Dopo le Istituzioni grazie al percorso dell’artista, infatti, sono state le mostre come la Biennale di Venezia a legittimare il tatuaggio come forma d’arte a pieno titolo – Marco Manzo è inoltre l’autore del Manifesto del Tatuaggio Ornamentale.
L’artista romano Marco Manzo ha partecipato al Padiglione Nazionale Guatemala nella 58esima Biennale Internazionale d’arte di Venezia.
Marco Manzo ha partecipato attraverso due diverse installazioni che dialogano tra loro: due opere monumentali composte da oltre venti sculture in marmo bianco di Carrara, per rappresentare il tema del femminicidio e della violenza sulla donna, i cui tatuaggi riportati sulle opere confermano come tale espressione artistica sia pacificamente annoverata tra i linguaggi più autorevoli della storia dell’arte contemporanea.
Marco Manzo ha eseguito anche una performance che ha visto eleganti donne tatuate interagire con l’installazione “El muro del silencio”costituita da quattro pareti rispettivamente titolate “Tatuana” e “Salvarse el pellejo”.
Roma Tatuaggi: mostra di Marco Manzo stile Ornamentale
Sulla pelle delle donne si delineano motivi tipici dello stile “Ornamentale” – di cui l’artista è precursore – arricchiti a volte da elementi decorativi di tessuti guatemaltechi frammisti a pizzo veneziano, macramè, dentelle, mandala e preziosi gioielli di epoca vittoriana che adornano la donna coprendone le cicatrici fisiche e quelle dell’anima.
Sul catalogo ufficiale alla Biennale d’arte di Venezia è stato pubblicato il Manifesto del Tatuaggio ornamentale di Manzo, primo manifesto de tatuaggio come forma d’arte. In seguito è stato pubblicato anche sul catalogo ufficiale del Macro Museo d’arte Contemporeana di Roma.
Il tatuaggio ornamentale di Manzo è concettualmente il raggiungimento di questa libertà, l’esaltazione della donna proveniente da una cultura globale che deve fungere da monito e da esempio: in un mondo globalizzato, non si può accettare la violenza, non si deve tollerare il silenzio.
In seguito il Comune di Nemi, in provincia di Roma, ha commissionato all’artista un monumento pubblico proprio per sensibilizzare sul tema della Violenza contro le donne.
Marco Manzo aveva già partecipato a un’altra edizione della Biennale di Architettura di Venezia dove gli era stata dedicata un’intera sala dove ha rappresentato opere in bronzo, lastre tatuate e modelli architettonici tutti volti a valorizzate il tatuaggio come espressione artistica. L’artista romano che esegue tatuaggi di qualità da oltre 30 anni nel suo Tribal Tattoo Studio ha rivoluzionato non solo il mondo dell’arte ma anche il mondo del tatuaggio con questo prestigioso ingresso. A lui si deve ingresso del tatuaggio nel mondo dell’arte, nell’Alta moda e nei musei di arte contemporanea.
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