Tatuaggio Ornamentale: il tattoo al femminile inventato a Roma

Ringraziamo la testata Influencer Today per il seguente articolo che citiamo.

Cos’è il tatuaggio ornamentale? Come mai negli ultimi anni impazza tra il pubblico femminile appassionato di inchiostro su pelle questo trend? Abbiamo voluto conoscere direttamente l’autore e inventore di questo stile così raffinato e importante del mondo del tatuaggio che in breve tempo ha conquistato non soltanto gli appassionati, ma anche il mondo dell’arte a tutto tondo coinvolgendo le istituzioni ad esso connesse e correlate.

Stiamo parlando di Marco Manzo, tatuatore ed artista internazionale che grazie al proprio lavoro e alla continua ricerca e sperimentazione di stile e nuove arti figurative, ha dato origine ad un vero e proprio trend del tatuaggio italiano e internazionale. Lo stile ornamentale si rifa’ in particolar modo al mondo dei pizzi, dei ricami su tela e delle trasparenze che conferiscono al corpo una sinuosità seducente e delicata al tempo stesso. Un trionfo di raffinatezza nel mondo del tatuaggio e dell’arte in generale, riconosciuto anche dalle Istituzioni competenti.

tatuaggio ornamentale

Tatuaggio Ornamentale: quali sono le caratteristiche dell’ornamental tattoo

Questo stile a partire dai grandi nomi del mondo dello spettacolo, facciamo riferimento ad Asia Argento, affezionata cliente del Tribal Tattoo Studio di Marco Manzo, nonché protagonista di alcune delle sue più importanti mostre e rassegne che poneva al centro proprio lo stile di tatuaggio ornamentale, conquista in breve tempo anche tutto il pubblico femminile. Il tatuaggio ornamentale o ornamental tattoo come è conosciuto all’estero mira ad esaltare le forme del copro femminile accompagnandone le grazie e le curve ed accentuandone i punti di forza.

tatuaggio ornamentale

La progettazione di questi pezzi unici, studiati ed elaborati per ogni singola persona in maniera originale, ha come punto di partenza il corpo e non il disegno. Grazie allo studio dell’anatomia individuale il tatuaggio non diviene quindi la partenza cui il corpo deve adattarsi, ma conseguenza del corpo stesso. Proprio da questo nasce il disegno.

Citiamo dunque a questo proposito direttamente il Manifesto scritto dall’artista che ne ha progettato l’idea:

“.. il tutto ha una derivazione dallo studio e quindi dalla conoscenza ed interiorizzazione dei tessuti e dei merletti, come il pizzo veneziano , il macramè, il dentelle ed il ricamo , dei dipinti parietali egizi, delle incisioni rupestri, delle architetture veneziane, di quelle barocche di Noto, delle geometrie sacre dei mandala indiani e di quelle ipnotiche, ed ancora dei sofisticati pendenti dei lampadari, ai quali si ispiravano i gioielli dell’Epoca Vittoriana, dei Mehndi ben auguranti dell’Africa mediterranea e dell’India e delle lavorazioni dot work.”

 

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